Di cosa mi occupo

Mi occupo di consulenza e sostegno psicologico, proponendo percorsi individuali, di coppia o di gruppo per diverse fasce d’età. Nel mio studio accolgo e ascolto le storie delle persone offrendo loro un luogo sicuro in cui contenere le loro esperienze, i loro pensieri, i loro dubbi, con l’obiettivo di custodirli e soprattutto coltivarli affinché possano crescere e prendere forma. Nel percorso la persona, grazie alla relazione terapeutica, può esplorare sé stessa e giungere a un vero e proprio incontro: quello con la propria autenticità.

“Nell’incontro col paziente, il clinico si fa portavoce del suo mondo, narratore di possibilità e di senso, testimone dell’incontro vero, quello in cui le cose ovvie si lasciano vedere davvero e quindi incontrare. Questa è la possibilità che ci concediamo di sorprenderci”

Sostegno psicologico

Il percorso di sostegno psicologico si rivolge alla persona che per qualsivoglia motivo si trova in un momento di difficoltà e necessita di essere appunto supportata in uno spazio che la aiuti ad affrontarlo per viverlo con più serenità e consapevolezza.

Il percorso psicologico offre uno spazio e un tempo utili a contenere i vissuti e in cui sentirsi più sicuri nell’esplorare il proprio mondo interno con gli obiettivi di conoscere e riconoscere le proprie risorse, ed eventualmente trovarne altre.

Attraverso un lavoro sartoriale aiuto la persona a divenire responsabile del proprio benessere personale. Tali finalità richiedono un tempo che è soggettivo e un lavoro su misura per la persona coinvolta, perciò non è possibile deciderne a priori la durata. 

La base, ossia la storia del paziente, il clinico la può scavare, ma non scavare per distruggerla bensì per renderla porosa, porosa nel senso di renderla permeabile ad istanze diverse, istanze sino a quel momento sconosciute, insospettate, non viste. E poi nello stesso tempo deve fungere da base, nel senso di permettere una costruzione. Se una base non viene sopraelevata serve a poco”

Bambini

I più piccoli hanno un linguaggio tutto loro per esprimersi, che non combacia con quello degli adulti. Perciò può accadere che il loro messaggio non venga colto e dunque gestito nel modo più adatto a loro. Questo può esporre il bambino a rischi di vario tipo (incomprensione da parte dell’adulto, minimizzazione del messaggio comunicato, isolamento, frustrazione, blocco del normale sviluppo evolutivo…). Per gestire comportamenti inadeguati o prevenirne l’insorgenza, può essere importante fornire al bambino uno spazio adeguato in cui affrontare le sue difficoltà con la delicatezza, il tatto e la consapevolezza che un professionista possiede.

Adolescenti

L’adolescenza rappresenta il tentativo di diventare adulti, tra inciampi, sfide ed errori. Questi ultimi fanno parte del pacchetto, appartengono a questa fase esplorativa perché crescere implica inciampare, cadere, rialzarsi, procedere e inciampare di nuovo.

Le strade, gli insegnamenti e i valori che gli adolescenti assorbiranno li deducono dai loro adulti di riferimento che sono i genitori, dunque spesso questi ultimi si trovano in difficoltà nel mostrarglieli. Questa è una fase di cambiamenti e in cui comincia a prendere forma l’identità della persona, perciò merita attenzione. Sono anni diversi da quelli precedenti, in cui i ragazzi necessitano di una dispensa diversa a cui attingere per approdare poi all’età adulta.

Le emozioni, i pensieri, le domande che travolgono l’adolescente facendolo sentire sperduto e incerto possono trovare senso in un percorso psicologico in cui l’accoglienza e l’ascolto sono spesso da loro percepiti come sufficienti a stare meglio. Il supporto psicologico può aiutare a superare crisi evolutive fisiologiche e soggettive, e a prevenire lo sviluppo di disturbi psicologici.

Adulti

Essere adulti può sembrare sinonimo di essere capaci di affrontare tutto ma, come nelle altre fasi di vita, anche quella adulta può comprendere momenti di difficoltà che da soli sono difficili da fronteggiare.

Spesso si viene travolti dagli eventi che generano in noi una sofferenza che pensiamo di poter gestire ma ci riusciamo fino a un certo punto. Il rischio è che il dolore resti e che sfoci nella comparsa di sintomi diversi, più o meno marcati, che rendono la situazione più complicata.

Chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza, bensì di coraggio e soprattutto di rispetto verso sé stessi e le proprie vulnerabilità. Scegliere di farsi aiutare grazie a un percorso psicologico aiuta a superare i momenti di difficoltà, è la bussola che permette di orientarci sulla mappa della vita. 

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